giovedì 25 febbraio 2016

♕ Tu Quoque, Antos? ♕

Generalmente non scrivo post di questo genere, non è nel mio stile, ma stavolta ne avevo proprio bisogno. Ero indecisa se pubblicarlo o meno, ci ho riflettuto molto in questi giorni… E alla fine sono giunta alla conclusione che un piccolo sfogo di tanto in tanto ci sta – anzi, non credo di averne mai pubblicati – specialmente se l’argomento mi sta a cuore.

E l’argomento del post di oggi mi sta parecchio a cuore. Ancora una volta ci troviamo di fronte all'ennesimo caso di strumentalizzazione del cliché blogger = accattona, un teorema tanto diffuso quanto ingiusto. Ho soprasseduto e taciuto in tante occasioni, però stavolta voglio esprimere tutta la mia delusione a riguardo, visto che è partito tutto da un’azienda abbastanza insospettabile che ho sempre stimato ma che adesso mi ritrovo a vedere sotto un'altra luce.

Ma andiamo con ordine.

Tutto nasce dal mini-video di Antos Cosmesi Naturale, pubblicato giorni fa sulla pagina Facebook dell’azienda. Io L’ho visionato con ritardo e pure per caso (dato che non sono iscritta su quel social) e sono rimasta parecchio sconcertata da quello che ho sentito.
Tale video voleva proporsi come un modo simpatico e scherzoso per promuovere la mini serie di eventi live dell’azienda (di cui uno si svolgerà proprio nella mia città nella mia bioprofumeria di fiducia e a cui non vedevo l’ora di prendere parte), il problema è che per fare ciò è stato tirata in ballo la solita, triste equazione di cui sopra.

Se io fossi una beauty blogger andrei ad un evento Antos, guarderei cosa succede, mi porterei a casa le creme che mi danno, magari romperei le scatole per avere i campioncini omaggio (!!) e poi farei una bella recensione sul mio blog”.
(Cito testualmente il discorso incriminato. E la frase sottolineata a mio avviso è quanto mai infelice.)


A parte che non è chiaro perché qualcuno dovrebbe rompere le scatole per gli omaggi, visto che in questi eventi sono offerti serenamente alle partecipanti… A parte che non mi sembra scontato/automatico che una blogger o una partecipante in generale si metta a fare richieste pressanti o altro... Ma è mai possibile che sia sempre la stessa storia? Che venga sempre tirato fuori questo teorema dalle aziende? Come se tutte le blogger fossero a caccia di freebies, omaggi e quant’altro. Come se fossimo tutte uguali.

Ma, sorpresa sorpresa, non lo siamo. Per fortuna, aggiungerei.

È indiscutibile che la community sia invasa da elementi interessati alla mera ricezione di omaggi, talvolta di qualunque genere, in modo pretenzioso. Sono questi elementi purtroppo ad oscurare chi invece scrive e blogga con vera passione, di cuore, con onestà e voglia di condividere. Il fatto però che ci siano blogger dall'etica discutibile non significa che l’intera categoria lo sia. Non è la prima volta che un’azienda ironizza sulla nostra categoria per i propri scopi, ed ogni volta è più che spiacevole.
In questo caso l’amarezza è doppia perché proprio poche settimane fa la stessa azienda si “lamentava” di coloro che mandano perentorie richieste di prodotti (qui faccio riferimento a questo post su Instagram, immagino sia presente anche su FB), blogger o presunte tali che, si sa, chiedono o peggio ancora pretendono prodotti a fronte del semplice possesso di un blog/pagina/account Instagram/etc. 
Ma a ben pensarci, la delusione è tripla, visto che l’azienda in questione non è esente da collaborazioni con blogger stimate. 
Mi sembra un po’ una roba da Dr. Jekyll e Mr. Hide, davvero.

Queste generalizzazioni sono molto, mooolto pericolose, non mi sorprende che tanta gente pensi male di noi blogger se discorsi del genere partono proprio dalle aziende. Ed è ingiusto: se è vero che ci sono blogger interessate solo ai prodotti in modo quasi ossessivo, che stalkerano le aziende e che offuscano la reputazione della categoria… È anche vero che ce ne sono di professionali e veramente appassionate, che prima ancora di essere blogger sono clienti, che acquistano innanzitutto i prodotti in prima persona pagandoli di tasca propria, che se instaurano collaborazioni con aziende lo fanno con cognizione di causa e offrono un servizio eccellente.
Io ho un modus operandi ancora diverso, perché non cerco collaborazioni né me le aspetto, mi trovo benissimo a portare avanti il mio blog così e vivo felice e contenta. 

Insomma, tutta questa pappardella per dire che quel video, per quanto giocoso volesse essere io (e non solo io) l’ho percepito diversamente e mi ha intristito molto, lo trovo irrispettoso nei confronti di tutte coloro che bloggano con passione, onestà e serietà… Sarà stato fatto in buona fede e forse anche con una buona dose di ingenuità, ma così com'è ritrae in maniera fuorviante e spiacevole la categoria a cui appartengo io e tante mie colleghe ineccepibili. Facendoci apparire come gente che partecipa agli eventi con la sola speranza di ricevere prodotti gratis. 
Unica nota positiva, l’azienda non ha ignorato i commenti di colleghe blogger che si sono sentite tirate in ballo e ha pubblicato un commento di scuse. È già qualcosa, senza dubbio, visto che in passato ed in situazioni analoghe altre aziende hanno preferito un disdicevole silenzio.
Ma quel che è fatto è fatto.

Brevissima menzione riguardo status (più o meno recenti) a mio avviso privi di qualsivoglia classe, stile e buonsenso - in particolare mi riferisco a quello di ieri con protagonista Kim Kardashian e la loro crema rassodante. Stesso discorso: va bene cercare di usare ironia e simpatia, ma bisogna farlo ragionando e con criterio o si scade nel ridicolo e nel pessimo gusto. Oltre a ciò, post come quello vanno a cozzare pesantemente con ideali ed etica di un'azienda eco-bio.
In questo caso, ho notato con disappunto che stavolta l'azienda non solo non ha replicato in nessun modo a nessun commento, ma anzi quest'ultimo status è stato fatto sparire sia da Instagram che da FB. (Meno male che ho fatto qualche stamp per futura memoria).
Un passo avanti e dieci indietro, insomma.
Mi trovo d'accordo con coloro che consigliano vivamente loro di assumere un esperto in marketing.

Dopo aver visto quel video (e a seguito delle riflessioni esposte) ho inoltre deciso di non andare all'evento Antos di Catania che si terrà in Aprile… Sinceramente sarebbe ipocrita da parte mia partecipare visto e considerato il risentimento che provo. E in tutta onestà ho intenzione di monitorare lo svolgersi degli eventi e di valutare se continuare a comprare o meno prodotti di questo brand, sono situazioni come queste che mi spingono ad abbandonare ad un marchio (come accadde con Neve due anni fa, vedasi questo post di Misato che racconta dettagliatamente l'accaduto). 
È un peccato perché producono prodotti buoni, validi e con un ottimo rapporto/qualità prezzo. Ma ciò non mi basta per giustificare accadimenti del genere. 

Spero di non avervi annoiata, ma avevo bisogno di scrivere questo piccolo sfogo per esprimere tutta la mia amarezza e delusione a riguardo, date dal fatto che ritenevo (a torto, probabilmente) Antos un'azienda limpida ed insospettabile... È stato veramente spiacevole dover assistere a questi scivoloni.
A prestissimo con post più sereni e spensierati,

34 commenti:

  1. Allora... Mmh. Non ho mai acquistato nulla di Antos ma mi preme dire che anche per quel che mi riguarda, discorsi simili non devono e non possono partire dall'azienda; e tra l'altro, non si tratta neanche di un'azienda ben avviata. Le iniziative proposte recentemente sono state affrontate con davvero pochissima serietà, basti pensare al concorso sui rossetti, durante il quale sono stati scelti nomi non solo banali ma anche identici ad altri marchi. Detto questo, ho come un'antipatia di fondo nei confronti di Antos e sarà anche infondata ma resta il fatto che sì, si stanno mettendo in ridicolo.

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    1. Sì, perché se certe generalizzazioni partono proprio dalle aziende è un bel problema... Non se ne esce più.
      Mi è giunta voce riguardo la questione rossetti, sui nomi banali/uguali ad altri rossetti di altri brand :\
      A me i loro prodotti piacciono ma se l'andazzo è questo...

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  2. Come ti ho detto oggi Geme anche io sarei rimasta davvero delusa di fronte ad un'affermazione del genere e come te pure io non ci andrei ...per coerenza nei confronti di ciò che provo e peno...mi spiace molto che un'hobby debba essere definito come accattonaggio... non è assolutamente cosi.... dritta per la tua strada geme sei brava e ciò che fai lo fai col cuore <3

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  3. Come ti ho detto oggi Geme anche io sarei rimasta davvero delusa di fronte ad un'affermazione del genere e come te pure io non ci andrei ...per coerenza nei confronti di ciò che provo e peno...mi spiace molto che un'hobby debba essere definito come accattonaggio... non è assolutamente cosi.... dritta per la tua strada geme sei brava e ciò che fai lo fai col cuore <3

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    1. Io sono fortemente delusa e amareggiata... Come del resto già sai visto che ne abbiamo discusso diffusamente nei giorni scorsi XD Io scelgo di non andare proprio per coerenza verso me stessa, mi rincresce perché ero entusiasta all'idea di quest'evento ma non posso zittire le mie emozioni.
      Grazie per il sostegno geme mia ♥

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  4. Non so se mi fa più ridere la questione "blogger accattone" o quella roba della wishlist che mi avevi raccontato tempo fa, non riesco a ricordare il termine.
    Io fossi in te comunque andrei e chiederei chiarimenti, di presenza non possono far finta di nulla come sul web. Poi se vuoi essere "ironica" come loro ti consiglio una bella maglietta con la scritta "Se fossi una azienda seria assumerei una figura professionale che gestisca meglio il settore marketing".

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    1. Ahahah quella è una cosa a parte che esula dal discorso blogging, ma era comunque assurda XD
      La questione "blogger accattone" è una realtà ma non corrisponde alla totalità delle blogger in circolazione, per questo trovo profondamente ingiusto fare di tutta l'erba un fascio.

      Guarda ci avevo pensato ma non credo che un evento dimostrativo sia la sede ideale per un confronto su un tema tanto delicato.

      Epic Win per l'idea della maglietta XDDD

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  5. Sono rimasta davvero male per questa uscita. Non me l'aspettavo proprio perchè utilizzo i loro prodotti, mi trovo bene e stimo l'azienda.
    Che poi da che pulpito! Sono i primi a collaborare con le blogger mandando i prodotti aggratis.
    Io non ho parole!!!!

    L'uscita riguardo la Kardashian me la sono persa, sono curiosa!

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    1. Anche io, molto molto delusa. E anche per me è stato un fulmine a ciel sereno, la ritenevo insospettabile ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso. Avrebbero davvero bisogno di un esperto di marketing che prevenga certi scivoloni.

      Io mi sono fatta gli stamp proprio perché ho avuto il sentore che avrebbero eliminato il post, il 95% dei commenti erano a sfavore e tutti concordi sul cattivo gusto dello status. Era improbabile che lo lasciassero online, e infatti...

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  6. Antos non mi ha mai pienamente convinta. principalmente perché si affianca molto spesso ad una nota youtuber che ha fatto dell'"ecobbio" un guadagno, favoreggiato da immagini di anteprima che mi disturbano profondamente (oltre che tutta un'altra serie di cose).
    Quel video inizialmente mi ha fatta sorridere, per il modo in cui è stato girato, il tono ecc ecc. Poi ci ho riflettuto e mi ha dato profondamente fastidio. Qui da me non sono previsti eventi quindi non mi si pone il problema, ma auguro loro di avere a che fare sempre e solo con accattone. Così magari capiscono cosa vuol dire.

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    1. Nel mio caso invece quel video mi ha innervosita immediatamente: al di là del voler scherzare, ho trovato troppo comoda la scelta di usare il cliché blogger = accattona... Potevano pubblicizzare gli eventi in modo realmente simpatico senza tirare in ballo la categoria a cui apparteniamo.
      Penso che sappiano già cosa voglia dire, dato che avevano pubblicato quella foto della mail telegrafica che chiedeva prodotti. Eppure... ci scherzano su.

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  7. Avevo letto vari messaggi di critica per questa situazione ma nessuno citava l'azienda in questione, ora che so che è Antos ammetto di rimanerci male il doppio! Eh sì che l'aiuto delle blogger è stato fondamentale per farla emergere agli inizi..
    Io sono propensa a pensare che sia stata una mossa guidata più dall'ingenuità, però è stata decisamente azzardata e concordo sul fatto che debbano fornirsi di qualcuno più esperto in marketing, se non altro per evitare strafalcioni di questo tipo (e magari migliorare in generale visto che, almeno a me, le loro strategie non colpiscono particolarmente).

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    1. Io ci sono rimasta veramente malissimo, da loro non me l'aspettavo. E sì che devono molto alle blogger che li hanno aiutati a farsi conoscere :\
      Concordo, d'altronde non esisterebbe una figura apposita altrimenti! Il fai-da-te credo che non vada bene per il marketing, occorre una figura professionale che sappia cosa fare e cosa non fare...Per evitare scivoloni del genere, appunto.

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  8. Io mi intrometto visto che conosco l'argomento sul versante letterario... io penso che il video a livello di marketing sia fatto bene: fa sapere al mondo che c'è un modo di avere campioncini gratis, aumentando i numeri delle beautybloggers wannabe che presenzieranno ai loro eventi... ma c'è un ma. Se usano questa strategia poi è ovvio, naturale e scontato che gli arriveranno mail come quella che hanno pubblicato su instagram! Mi sembra Carpisa, che prima diventa di successo con le blogger e poi mette in vendita borse con su scritto "io mi faccio la mia moda, non sono una blogger". Quando si dice sputare nel piatto in cui hai mangiato....

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    1. puoi far sapere al mondo che ci sono i campioni anche senza dire alla gente: "venire a pretenderli come se vi fossero dovuti".
      Se non avessero detto ciò non ci sarebbe stato nulla da ridire.

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    2. Esatto, ci sono modi e modi di pubblicizzarsi. Inoltre, si sa che agli eventi i sample vengono offerti, quindi tutta questa enfasi a riguardo è ingiustificata. Come dice Misato, potevano farlo sapere senza usare frasi infelici e inadeguate.

      Carpisa è un capitolo chiuso per me, non entro più in un loro negozio da quando ci fu proprio l'iniziativa a cui fai riferimento tu.

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  9. Sono in caduta libera, sempre peggio.
    Va bene l'ironia, ma in ogni caso va dosata sapientemente... e comunque questa NON è nemmeno ironia.
    Insomma, c'è chi fa la blogger anche solo per raccattare campioncini, diciamocelo, ma perché fare di tutta l'erba un fascio? Potrei fare tanti nomi di blogger serie e oneste di cui mi fido al 100%, che si vede che lo fanno con passione e sincerità. Oltretutto, dopo tutta la pubblicità aggratis che hanno avuto (perché siamo seri, altrimenti chi se li sarebbe filati? Non io)... sicuramente avranno ricevuto anche loro proposte "indecenti" da parte di sedicenti blogger, ma come loro chissà quante aziende, eppure non si mettono tutte a sputare nel piatto. Pessimi.

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    1. Infatti non si può proprio fare di tutta l'erba un fascio, è profondamente ingiusto.
      Io ho scoperto questo marchio proprio grazie ad altre blogger e alle loro reviews, quindi è doppiamente ingiusto fare una generalizzazione negativa che mette in cattiva luce, in qualche modo, anche persone che li hanno aiutati a farsi conoscere.

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  10. Sono blogger da quasi 6 anni, scrivo ogni giorno e lo faccio con passione. Non ho mai rotto le scatole a nessuno per ricevere omaggi e compro di tasca mia la maggior parte dei prodotti che recensisco. Questa piccola ma doverosa premessa per dire che da blogger mi sono sentita tirata in causa ingiustamente per qualcosa che non mi è mai neanche passato per l'anticamera del cervello di fare. Come una squallida accattona, come una mera approfittatrice.
    Ed uniti i vari episodi che tu stessa hai descritto ne è venuto fuori quel risentimento di cui parli tanto bene e che condivido in pieno. E per dirla tutta, Antos tanta gente non se la sarebbe mai filata se non avessero cominciato a parlarne le blogger. Perché mai uno dovrebbe comprare un barattolino anonimo quando ci sono tante aziende ecobio che producono prodotti altrettanto buoni (e spesso migliori) con un'estetica più accattivante che si possa anche regalare? Lo si fa perché altre persone li hanno trovati buoni e ne hanno parlato. Il passaparola li ha aiutati molto più di quanto abbiano fatto loro stessi sui social, vista la facilità con cui sanno darsi la zappa sui piedi.

    Al momento ho una loro crema rassodante ed ho deciso di non recensirla, anche se avevo in programma di farlo. E penso che non acquisterò loro prodotti con facilità se avrò altre alternative. Non voglio boicottare niente e nessuno perché mi rendo conto che queste cadute di stile non sono imputabili a tutti coloro che lavorano in quel laboratorio e che non c'entrano niente.
    Però insomma, pubblicità da parte mia non ne avranno più. Che si arrangino da soli visto che siamo tutte accattone.

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    1. Anche io mi sono sentita tirata in causa Dama, come te per qualcosa che non mi è mai passato per la testa di fare. Perché appunto non siamo tutte quali, ma evidentemente questo concetto è di difficile comprensione.
      Non ho toccato l'argomento packaging per non andare off topic e non dilungarmi troppo (il post era già sufficientemente lungo) ma sì, purtroppo le loro confezioni sono troppo basic, anonime, non risaltano nei negozi. Non credo che sia un motivo sufficiente per bocciare un brand, ma direi che un buon grafico gli tornerebbe utile.

      Io pure avevo qualche loro prodotto da recensire (ho due tonici e due prodotti viso) ma per il momento sono reviews sospese a data da destinarsi. Riguardo l'acquisto dei loro prodotti, non ho preso una decisione definitiva ma sono abbastanza orientata verso il salutare il brand.

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  11. Ho seguito tutte le vicende e concordo pienamente con tutto il tuo post. In quel video si sono riferiti alle blogger come delle accattone, facendo passare un'immagine della "categoria" completamente sbagliata. Prima che blogger siamo comunissime clienti, e quasi tutti i prodotti che vengono recensiti sono acquistati con i nostri soldi, che ci siamo guadagnate con sacrificio, poi arrivano aziende del genere e fanno passare invece il messaggio che tutto ci è dovuto, tutto ci è regalato.
    Per non parlare dell'uscita della loro crema e di Kim... Squallida a dir poco. Non è questo lo spirito etico che mi aspetto da un'azienda ecobio. Da un'azienda ecobio mi aspetto innanzitutto onestà e rispetto, che non ho visto per nulla nel promettere che, con la loro crema ci si risveglia l'indomani come Kim Kardashian. Al di là del messaggio scorretto che ne è venuto fuori, è stato anche svilente, come se tutte avessimo come ambizione nella vita quella di diventare la nuova Kim. Anch'io come Dama avevo intenzione di recensire un loro prodotto ma non lo farò più, nè tantomeno vedranno mai più i miei soldi.

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    1. Esatto: molto spesso di dimentica il fatto che per prima cosa siamo acquirenti, clienti, che non ci piove roba a casa solo perché abbiamo un blog. Poi appunto arrivano video del genere e ci si fa un'idea sbagliatissima sulla nostra categoria.

      Io ero e sono ancora allibita. Anche quello credo e spero voleva essere uno status scherzoso... Peccato però che fosse volgare e inadeguato, fine. In contrasto con etica e ideali di un'azienda bio come la loro.

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  12. A me dispiace davvero tanto che un'azienda che rende l'ecosostenibilità fruibile per tutte le tasche, si ritrovi ad arrampicarsi in strategie scadenti e rischiose. I prodotti che ho provato sono validi, il prezzo è ottimo, ma davvero queste sono cose che ti sviliscono tanto.
    Marketing bisogna saperlo fare, puntare sulla simpatia è una cosa buona, ma non trascendere nella volgarità è il principio base di una corretta professionalità.
    Io spero davvero che si ravvedano, perché è un grande peccato che un'azienda giovane mini la sua reputazione per delle uscite facilmente evitabili.

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    1. Anche io spero (per loro) che si ravvedano, perché di questo passo si butteranno fuori dal mercato con le loro mani.
      Concordo che il marketing va saputo fare, la simpatia va saputa usare e gli status vanno pensati con cura per evitare figuracce come quelle di cui ho discusso nel post.

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  13. Anche io ho trovato infelice il video e in uno status sulla pagina ho scritto praticamente le stesse cose che hai scritto tu :) non ho mai apprezzato il modo di comunicare di questa azienda, lo stesso dicasi del packaging imbarazzante, ma ho sempre minimizzato poiché sapevo che dietro non avevano dei professionisti. Ebbene, è finito il momento delle scuse: se non sono in grado di fare un lavoro che non gli è proprio, farebbero bene a investire qualche soldo in un social media manager visto che è proprio al web che devono la propria fortuna.

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    1. Io il loro modo di comunicare me l'ero un po' perso, non essendo su FB certe "perle" mi sono sfuggite. Ho recuperato grazie ad amiche che mi hanno segnalato quegli status di pessimo gusto e... Che tonfo al cuore. Okay, non sono professionisti, ma temo che sia giunto il momento di assumere una figura esperta in marketing che gestisca le comunicazioni sui social.

      Idem un buon grafico, non che i packaging siano sufficienti a cassare un'azienda però un minimo di stile e riconoscibilità dovrebbero averla. Per dire, in negozio risaltano pochino e si confondono tra loro... Basterebbero colori diversificati in base ai prodotti, piuttosto che restare sul monocolore verde per tutto.

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  14. Premetto, non ho mai provato nessun prodotto di Antos ma leggo spesso delle recensioni in merito e ho conosciuto il brand proprio grazie al mondo blogger. Ho trovato anche io quel video di cattivo gusto, infelice ed irrispettoso nei confronti delle blogger a cui piace scrivere con onestà e trasparenza. Purtroppo hanno fatto passare un messaggio completamente sbagliato, ovvero che le blogger sono tutte accattone. Avevo letto anche del post di Instagram ma sinceramente me l'ero scordato. Ora che me l'hai fatto ricordare, sono rimasta ancora di più a bocca aperta! Mi dispiace molto perchè ero curiosa di provare qualche loro prodotto, ma a questo punto non lo farò, non mi piacciono i metodi che stanno utilizzando per farsi pubblicità (es. post di Kim Kardashian). Hai fatto bene ad esprimere la tua opinione! :)

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    1. Ecco, sei la dimostrazione di come post/status/video del genere facciano passare la voglia, a potenziali nuovi clienti, di provare i loro prodotti :(
      Sentivo il bisogno di parlarne, troppa delusione e non mi andava di tenermela dentro.

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  15. Io sono su questi schermi relativamente da poco, circa un annetto, ma mi sento comunque tirata in causa.
    Antos è un'azienda che ho conosciuto da poco e per caso, in più è a 10 km poco più da casa mia...Sono andata direttamente da loro a comprare qualche prodotto ed ero pure contenta dei loro prezzi ridotti...
    Poi ho cominciato a vedere stati, video, immagini per nulla professionali ed anche di cattivo gusto (vedi foto con scotch sulle tette, scusa se non ho usato mezzi termini), ed il video incriminante è stato proprio la goccia che ha fatto traboccare il vaso (oltre ad un post prontamente cancellato in cui dicevano circa questo proprio prima di San Valentino "hai un appuntamento ed hai un bubbone che ti rende impresentabile? C***i tuoi, dovevi usare prima la nostra crema dermopurificante!", cosa che solo io so cosa sto scontando sul viso grazie a quella crema...uno sfogo di cui mi porto avanti macchie e cicatrici da più di un mese).
    Detto questo, non comprerò più nulla da loro.
    Ah e la cosa che mi da ancora più fastidio sono tutte quelle ragazze (che qualcuno ha definito "Blogalline" non a caso) che sono andate a commentare sotto a quel video "siii dateci tanti campioncini siii", proprio a perdurare la visione Blogger=Accattona -.- senza parole

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    1. Sì quello status l'ho visto anche io (me l'hanno inoltrato delle amiche, non essendo iscritta su FB me l'ero perso insieme a qualche altra "perla") e mi ha turbata non poco. Non è quello che ci si aspetterebbe da un'azienda genuina e con filosofia bio.
      È sempre lo stesso discorso: bisogna dover calibrare ogni battuta per evitare di sfociare nel pessimo gusto...

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  16. Per un anno ho gestito i rapporti con le blogger per l'azienda per cui lavoravo, credimi, ogni giorno mi capitava di dovermi vergognare di appartenere alla categoria. detto ciò cadute di stile, per essere eleganti, dell'azienda in questione ne ho notate tante, probabilmente hanno avuto più successo di quanto sappiamo gestire, buon per loro, ma credo sia decisamente opportuno che inizino Ad affidarsi a qualcuno che sappia gestire l'immagine aziendale e loro continuino a fare quello che gli riesce bene, la produzione di laboratorio.

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    1. Non fatico ad immaginarlo, purtroppo.
      Lo spero anche io, non ci si può improvvisare esperti in marketing - questa ne è la dimostrazione.

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  17. Come ti dissi, ognuno deve fare il suo mestiere: alcuni di questi, collegati al brand, all'immagine, al marketing, vengono spesso sminuiti e tutti ritengono di potersi improvvisare esperti di social media rubando competenze a chi invece sa cosa significa farlo in maniera professionale.

    Antos ha saputo unire prodotti validi ed ecosostenibili ad un prezzo accessibile, un grande vantaggio, che però rischia di andare perduto se l'azienda non ha un'adeguata immagine sul social.
    Hanno fatto molte scelte discutibili a parer mio, che non sono un'esperta del settore, ma mi immedesimo in quello che può essere un cliente tipo.

    L'ultima poi, contro le blogger che sono state un grande supporto per loro, è stata una pessima uscita.
    Io ritengo che come molte altre cose sia stato frutto di mera superficialità, proprio perchè non voglio credere che si sputi nel piatto in cui si è mangiato, sarebbe una leggerezza davvero ingenua.

    Il mio suggerimento per Antos sarebbe indubbiamente quello di gestire meglio la propria immagine: la genuinità, la "semplicità", devono sempre essere veicolate nel modo giusto perchè alcuni messaggi, voluti o meno, hanno un effetto che non può essere cancellato semplicemente con delle scuse, si incrina irrimediabilmente un rapporto fiduciario.

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    1. Non potrei essere più d'accordo. Nei giorni scorsi mi è stato segnalato un status sempre sul filo dell'ambiguità che... Boh, davvero, non so più cosa dire.

      Esattamente.

      Anche io voglio credere che sia frutto di ingenuità e superficialità, fatto sta che comunque è stato uno scivolone veramente infelice.

      Non avrei saputo dirlo meglio! È esattamente quello che provo: sento che questo rapporto si è incrinato e non sono sicura che riuscirà a tornare come prima.

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